La patologia neoplastica colorettale viene trattata dal chirurgo in numerose situazioni. La fase iniziale riguarda l’endoscopia, semplice ma anche operativa, consistente nell’asportazione per via endoscopica dei polipi. Nel caso di polipi voluminosi, dove la rimozione endoscopica fosse rischiosa, oppure in caso di tumori non ancora metastatizzati vengono effettuate resezioni laparoscopiche mininvasive ed applicati i protocolli di enhanced recovery secondo le linee guida internazionali. Nelle fasi di malattia più avanzate il chirurgo, interagendo con altre figure professionali e tenendo in considerazione le caratteristiche e le volontà del paziente, può proporre interventi tesi a migliorare la qualità di vita (resezioni intestinali, stomie derivative, bypass) o, nelle situazioni di urgenza (occlusione, perforazione o sanguinamento intestinale), tesi a risolvere la situazione critica e preparare lo stesso alle terapie successive. Tutte queste fasi sono valutate insieme ai colleghi con particolare attenzione al tipo di paziente coinvolto, alle sue malattie associate, alle sue volontà e coinvolgendo nell’ambito decisionale i familiari.